Ai miei coachee di Job&Career Coaching consiglio spesso, prima di un colloquio in azienda, di fare un check ai loro profili social per verificare che i propri contenuti non siano disallineati con l’azienda che stanno andando ad incontrare.
Qualche tempo fa infatti (e credo sia solo uno dei pochi esempi che mi è balzato all’occhio) ho notato un articolo nel quale si parlava di una ragazza che, dichiaratamente, ha visto vanificare la propria opportunità lavorativa come receptionist presso lo studio di un medico estetico, nonostante il colloquio fosse andato molto bene, perché, nel proprio profilo Facebook, si prendeva gioco e ridicolizzava alcune donne dello spettacolo, di mezza età, criticandone il fatto che fossero “rifatte” e “bombate”.
Quello studio ha valutato che sarebbe stato incoerente da parte loro avere come proprio front end una persona che, potenzialmente, avrebbe potuto schernire le clienti che si rivolgono a loro quotidianamente.
DISCLAIMER: naturalmente non parlo di “censura”; personalmente quello che valuto di più, quando analizzo i contenuti di un profilo ai fini di coaching, sono l’attitude e il tone of voice.
Un occhio di riguardo a questi due aspetti può essere particolarmente utile.
Tu che ne pensi?