Abbi grandissimo rispetto degli altri e apprezzali.
Questa è una tra le credenze più complesse perché è una di quelle di cui è molto semplice “vantarsi” e meno farla realmente propria.
Mi capita spesso di incontrare persone che celano dietro il termine “critica costruttiva” una critica invece fine a se stessa.
Per rivelarsi davvero costruttiva, e volta alla collegialità, una critica, deve prevedere un’azione coinvolta.
Deve dunque inizialmente far notare ciò che non va e immediatamente dopo descrivere il tuo progetto risolutivo, i vantaggi che questo progetto porterà e, soprattutto, delineare l’impegno diretto tuo e delle persone coinvolte nella realizzazione della soluzione.
Potresti pensare che chi giudica non sia sostanzialmente diverso da chi tace, mentre in realtà chi giudica offre frustrazione anziché soluzione.