Ciò che concettualmente differenzia un fallimento da un risultato è che il primo ha un’accezione negativa e in qualche modo definitiva, segna un punto di arrivo non desiderato. Il secondo invece ti mette nella prospettiva istruttiva: quello che hai ottenuto è esperienza che ti sarà utile nel perseguire, domani e nei giorni a venire il tuo obiettivo.
Pensaci. Gli esseri umani hanno un altro modo di imparare se non sbagliando?
Il punto fondamentale è non caricare un errore di valenza emozionale negativa.
Un esito, di per sé, non è positivo o negativo ma viene caricato della valenza emozionale che noi gli attribuiamo.