Ieri ho rivisto TOP GUN.
Per la millesima volta credo.
Mi piace vedere le cose o fare la stessa esperienza tante volte. Perché ogni volta in realtà è diversa dalla precedente e colgo sfaccettature nuove, sensazioni ed emozioni che sono direttamente collegate al momento in cui sto vivendo quell’esperienza o rivedendo quella cosa.
Ieri infatti mi sono soffermata su un passaggio che, prima d’ora, non mi aveva particolarmente interessata e fatta riflettere.
Goose è appena morto e Maverick vola per la prima volta dopo l’evento, con risultati disastrosi. Si blocca. I suoi due istruttori Jasper e Viper discutono la sua performance e al termine della scena il saggio Viper sentenzia: “Continua a farlo volare”.
Siamo portati a pensare, quando un’esperienza è andata storta, che se la ripeteremo, il risultato sarà inevitabilmente lo stesso.
Invece è importantissimo analizzare le cause per cui l’esperienza vissuta non ha portato al risultato che auspicavamo.
Può essere stata scarsa o sbagliata preparazione, una serie di circostanze avverse, o tanto altro.
L’importante è che concentrarsi sulla strategia che adottata per raggiungere il proprio risultato e, forti dell’esperienza, adattare e modificare quella.
Farti bloccare dalla paura, lasciare che gli errori che puoi avere commesso o dal dolore che l’esperienza precedente ti ha causato ti fermino dal fare qualcosa è il modo più semplice per sprecare letteralmente quell’insuccesso senza trarne insegnamento alcuno.
Ripetiti, come un mantra, che “il passato è un ottimo insegnante, ma un pessimo veggente”.